Fibra ottica a Cascina

Fibra ottica a Cascina

Trovando l’omino Telecom sotto casa ho chiesto se il coperchio rosso posto sul l’armadio di via Galilei significava qualcosa. La risposta è stata: “niente”. Allora ho chiesto direttamente se sapeva quando avrebbero steso la fibra a Cascina e in questo caso la risposta è stata più piacevole: “entro i primi sei mesi del 2017”. Tenendo conto che era un tecnico e non un commerciale c’è da sperarci davvero… o no?

Tenere a bada il nostro orgoglio

ROMA – L’ultimo bollettino dei medici del policlinico Casilino non lascia sperare nessun miglioramento: Maricica Hahaianu, l’infermiera romena 32enne colpita al volto nella metro Anagnina di Roma da Alessio Burtone (ora agli arresti domiciliari) è in coma irreversibile.

Il marito della giovane infermiera viene assistito da una equipe di psicologi. I medici lo descrivono come «un uomo piegato dal dolore» e sottolineano come «la sua situazione in queste ore è difficilissima: lui e Maricica, in Romania, hanno un bambino di tre anni».

Maricica Hahaianu
Maricica Hahaianu

Questi sono due stralci tratti da uno dei tanti articoli apparsi sui quotidiani in questi giorni: Maricica, ragazza che si è vista passare avanti Alessio Burtone durante la fila della biglietteria della stazione e che pagherà, con molta probabilità, purtroppo, con la morte il tentativo di far valere un comune diritto come quello del posto in una fila.

Certo, il pensiero, il dispiacere, la rabbia cade sull’aggressore: strafottente e alla fine, non contento di avvalersi dei diritti altrui, anche omicida. Ed è giusto che sia così.

Ma oggi riflettevo: sicuramente la Maricica, se si ritrovasse di nuovo nella medesima situazione, ovvero in fila e con il cafone che passa avanti, non ci penserebbe due volte a lasciar correre. Magari ad esternare la maleducazione del buzzurro… ma poi basta. Niente rincorsa, niente inseguimento, niente spinte al furbastro cercando di sedare, soddisfare la rabbia, la frustrazione che accumuliamo quotidianamente grazie alla vita frenetica offerta dai tempi odierni.

Pensa Maricica, hai a casa un bambino ed un marito che ti aspettano: loro sono più preziosi, molto più preziosi del tuo orgoglio ferito. Adesso, hai sì, la nostra solidarietà, ma cosa è al confronto del tuo bene più prezioso: la famiglia?

E questo vale per tutti noi: quante volte esageriamo, e dico esageriamo, nel far valere i nostri diritti? E se davanti ci troviamo un Alessio Burtone? Siamo disposti a rinunciare ai affetti, ai nostri cari in cambio poter affermare “ho ragione io”?

O forse conviene far valere i nostri diritti senza però farsi guidare dall’orgoglio?

Qualcuno, duemila anni fa, ci ha dato, tra le tante altre, una magnifica lezione di umiltà…

E tu da che parte stai?

Gianna Jessen
Gianna Jessen

Sono sempre stato contro l’aborto. Da quando poi ho visto i miei figli dal concepimento crescere nel ventre di mia moglie son diventato ancora più ostinato. E non mi vergogno affatto a proclamare che chi effettua un aborto è un assassino. Non ci sono scuse, parole o fatti che tengono: abortire significa uccidere un essere umano.

 

Pochi giorni fa ho scoperto, tramite facebook, Gianna Jessen, una ragazza, quasi coetanea che è sopravissuta ad un aborto. Ha pagato caro l’egoismo dei genitori ma meno di tanti altri bambini più sfortunati: è nata ma con una paralisi cerebrale… ma nonostante tutto a tre anni e mezzo era già capace di camminare con degli deambulatori.

E adesso è una anti abortista che cerca di svegliare tutte quelle menti addormentate, piene di se e lontante da Dio.

Che siate favorevoli o contrari all’aborto guardatevi questi due brevi filmati (qui c’è la parte I, poi guardate la parte II) e poi fatemi sapere: voi, da che parte state?

Il sito di Gianna, in lingua inglese, è raggiungibile al seguente indirizzo:

http://www.giannajessen.com/

Il genoma del grano online, per produrre di più

Leggo l’articolo del Foglio del 30 Agosto 2010 che riprende a sua volta l’articolo apparso su Il Sole 24 ore che notifica la codifica del genoma del grano (a quanto dicono molto più complesso di quello umano) e la pubblicazione on line. Tale condivisione, dice Antony Hall, ricercatore dell’Università di Liverpool, consentirà, la faccio breve, una maggiore resa della coltivazione del grano (attestato oggi sulle otto tonnellate per ettaro) e, di conseguenza, un abbassamento del costo della pagnotta. Tutto questo in cinque anni.

A parte l’idea che l’uomo possa giocare con il genoma del creato mi spaventi non poco (non è che non mi fidi della scienza quanto dell’uomo) non riesco proprio a credere che tra cique anni andrò dal panaio e il mio pane quotidiano lo pagherò meno.

Così questo post memorandum: adesso il costo medio del pane è di euro 2,63 al kg (fonte: Il corriere del Veneto). Rivediamoci tra cinque anni sperando di essermi sbagliato.

Bella Sardegna

Purtroppo non è raro imbattersi sulle statali sarde in questi spettacoli di inciviltà. La tanto bella e decantata Sardegna rovinata da immondizie abbandonata lungo le strade o nei piazzali di sosta.

Bella Sardegna: immondizia per le strade
Bella Sardegna: immondizia per le strade.

E’ una cosa odiosa, di maleducazione, di mancanza di rispetto per se, per la natura e per gli altri. Non è giustificabile chi prende e lascia l’immondizia per strada ma non giustifico nemmeno il comune di Cuglieri (ma vale anche per il comune di S. Vero Milis, zone che ho la fortuna di frequentare) che applica la raccolta dell’immondizia differenziata e porta a porta.

Dov’è il problema penserete voi… il problema è proprio l’assenza dei cassonetti per la raccolta differenziata come dei cestini per l’immondizia. Non ve ne sono nemmeno a pagarli oro e così, che abbia mangiato un gelato e devo gettarne la carta o sono un turista che ho finito la mia vacanza e mi ritrovo con la spazzatura che non posso lasciare fuori porta si è costretti, o a portarsi dietro l’immondizia (immaginate a tenervi nell’abitacolo durante il viaggio i pannolini di vostro figlio) oppure… ad abbandonarla da qualche parte.

La colpa in questo caso di chi è? Certe cose proprio non le comprendo.

Polo, la “mille” che ha tutto di serie

Certe pubblicità fanno tenerezza. Wolksvagen, a tutta pagina mostra orgogliosa la sua Polo con un elenco di accessori da berlina superiore e invita al confronto.

Quali accessori ha la Polo in questione? Allora: tergilunotto, lunotto termico, cinture di sicurezza (!), appoggiatesta, specchietto di cortesia, da non crederci ma ha anche un elettroventilatore a tre velocità, la luce di retromarcia, perfino il tappo serbatoio con serratura… Ma non finisce qui: ha anche il termometro acqua, il servofreno, il coperchio cassetto porta oggetti e addirittura gli schienali ribaltabili!!! Tenete presente che la Polo all’epoca aveva solo 3 porte, quindi o recliniamo i sedili o il sedile posteriore lo teniamo come bel vedere…

Ho detto “all’epoca”? Beh, sì, la pubblicità è tratta dal solito numero di Quattroruotr di Luglio 1983…

Dannazione il tempo scorre veloce!

Davanti a me sul tavolo un vecchio numero di Quattroruote, per la precisione di Luglio 1983. In copertina la “nuova Panda” 4×4 e una bella ragazza in bikini, bionda, invitante, sui 25 anni. Piccolo corto circuito ai neuroni: 25 anni e 27 di Quattroruote fanno 52 anni! Mannaggia come corre il tempo! Ma la “nuova Panda” non hanno smesso di produrla da poco?